Mission
dell'associazione Nova Marra
L'obiettivo primario è:
Perseguire sempre gli ideali per i quali l'associazione è nata e ha lottato.
Essere di stimolo verso le istituzioni locali e dei cittadini per contribuire alla costruzione di una società civile più a misura d'uomo
La nostra associazione nasce nell'aprile del 1996, lo scopo primario è la rinascita della periferia, intervenendo e segnalando tutte quelle problematiche che possono ostacolare la vivibilità di un territorio confinante con quattro comuni, Boscoreale, Poggiomarino, S. Marzano sul Sarno e Scafati, gravato dal fatto che si trova a ridosso di due province, per questo diventa terra di nessuno, e come per tutte le "terre di mezzo" dove non esistono regole, molte volte sono le associazioni come la nostra che si fanno carico di sopperire alla cronica assenza delle istituzioni.
Marra, non è più solo un posto o un nome, da diversi anni Marra di Scafati, ma anche di Boscoreale, è divenuta un luogo di incontri, di gente e di musica. Luogo nei luoghi del cuore.
Partita in sordina qualche anno fa Lì Marri: terra e tammorre ha vinto la scommessa; sul suo palcoscenico negli anni si sono succeduti artisti importanti provenienti da molte regioni meridionali esponenti ognuno della propria cultura. Un crocevia di culture vicine che si riconoscono e si distinguono ma che soprattutto si rispettano
Molto si è fatto e molto si è aggiunto ma quello che non è mai cambiato è lo spirito che anima questa manifestazione.
Una delle peculiarità di questo festival dell'arte del canto su tamburo è che il pubblico arriva qui con la consapevolezza di trovare ancor prima della buona musica dei buoni pensieri, viene e ritrova parte di un mondo. Di un mondo che accoglie a braccia aperte, uno che si riconosce da lontano che è stretto davanti a quel suo palco tanto particolare a quello spazio riempito da gente che sorride e aspetta di incontrare altra gente che sa che qui sorriderà.
I promotori del festival da sempre hanno voluto una kermesse svincolata da qualsiasi legame e da qualsiasi colore, la manifestazione fin dalla sua prima edizione si autofinanzia e si gestisce in maniera del tutto autonoma, questo ha reso Li Marri: terra e tammorre un festival della e per la gente, perché, sì molte volte è stato detto ma è bene ripeterlo, è la gente il nodo focale, la gente che viene e che balla e che canta e si diverte ma anche quella che lavora duramente come i volontari che sono nelle cucine e che preparano manicaretti per lo stand gastronomico che resta legato alla tradizione vesuviana. La gente che regala il proprio tempo e il sudore, la gente, sempre la gente. Resta di fondamentale importanza per l'organizzazione l'interazione fra pubblico e manifestazione, tra chi da e chi riceve, ognuno da e riceve contemporaneamente, come la gente che segue i seminari di danza e di canto che riceve e che dona la voglia e la passione, l'allegria e la piacevolezza della comunità festivaliera.
Testimonianza del fatto che è la gente che fa questo festival è il fatto che dopo la fine delle esibizione da palco il pubblico resta e non se ne va, riprende i tamburi, schiarisce la voce e ricomincia in autonomia per tutta la notte come nella miglior tradizione delle feste popolari.